Per pura casualità


È un progetto di arte partecipata ideato dall’artista DaSca.
Nasce dall’esigenza di stimolare un momento di riflessione sulla situazione femminile in Afghanistan.
Consiste nel documentare con una o più fotografie la propria quotidianità.
Momenti nel corso della giornata come durante la colazione, il tragitto per recarsi a scuola o al lavoro, lo spazio ed il luogo dove si svolge l’abituale attività ed i momenti di svago e convivialità.
Situazioni ricavate in questi giorni per documentare la propria realtà quotidiana, quindi realizzate appositamente per il progetto.
Le fotografie potranno essere realizzate sia con smartphone sia con fotocamera.

Una premessa: la strada verso un’effettiva uguaglianza di genere è ancora lunga in molti paesi, compreso il nostro, ma in questo particolare momento storico può essere opportuno volgere lo sguardo un po’ più lontano per mettere a fuoco e mantenere alta l’attenzione su quel che stanno vivendo le bambine, le ragazze e le donne afgane e per mantenere vigile l’attenzione su quanto ottenuto in materia di uguaglianza di genere da questa parte di mondo, non dimenticando che non si dovrebbe mai dar nulla per scontato.
Nasce così questo progetto d’arte condivisa che ha visto la partecipazione di tantissime autrici, ognuna delle quali con la propria sensibilità ha voluto documentare una personale visione del quotidiano con fotografie realizzate dal 15 agosto ad oggi, cioè dalla presa del potere da parte dei talebani in Afghanistan. Le diverse situazioni fotografate in mostra, altro non sono che vita vera, la realtà quotidiana di chi per puro caso, non essendo nato in un certo posto, può lavorare, studiare, decidere, amare, partecipare…in una parola VIVERE! Le immagini pervenute documentano la realtà di tante persone, persone-donne, volutamente contrapposte ad un vuoto, il vuoto di donne non più trattate come “persone”.

Donne che lavorano, bambine che giocano, donne libere di esprimersi con l’arte, ragazze libere di godere dell’arte. Donne che cucinano e donne che cenano in compagnia. Bambine che vanno a scuola, donne che si nutrono di libri, e ragazze che possono legger libri. Donne che si incontrano per far progetti o per parlare. Bambine che vanno a cavallo, ragazze che praticano sport, che corrono, giocano o decidono di non giocare, signore che vanno a far la spesa o che si fanno portare la spesa. Donne che fanno musica e ragazze che l’ascoltano. Ragazze che girano il mondo e mangiano un gelato.
Donne che guidano, che illustrano, che curano, ragazze che possono esser curate. Signore che passeggiano per strada, vanno al mare, visitano città o si riposano. Donne che prendono un aperitivo in compagnia ed altre che preferiscono cenare sole. Donne che scelgono chi amare, ragazze che si alzano presto per andare al lavoro, donne che scelgono cosa indossare, signore che camminano in un bosco e donne che si riposano, donne che portano i figli a scoprire il mondo e ragazze che vogliono cambiarlo, insomma: la nostra scontata realtà quotidiana, la nostra vita in questa parte del mondo, dove ci troviamo ad esser nate, per una pura e semplice casualità.